Il diminuire dell'età minima di accesso e una diffusione sempre maggiore dei pc in casa ha incrementato notevolmente il numero di minori che fanno uso di questi strumenti.
Per il 2009, è Facebook l’indiscusso protagonista: oltre il 50% dei ragazzi tra 12 e 14 anni è registrato sul popolare sito di social network e il 17% dichiara di stare per iscriversi.
Tengono il passo chat e messenger, usati da oltre il 75% dei ragazzi e circa l'80% dei ragazzi usa YouTube e il 41% ha un blog
Secondo i sondaggi e la Società italiana Pediatri (SIP), sono alti i comportamenti a rischio:
- il 31% degli adolescenti dice di parlare di sesso sul web;
- il 20,7% ha dato il proprio numero di telefono.
Questi dati fanno vedere come alla diffusione di questi strumenti non sia accompagnata da una consapevolezza di quanto questi conportamenti possano essere a rischio.
Fortunatamente alcuni provvedimenti sono stati presi dagli stessi fornitori di questi servizi come per esempio da Facebook e da altri importanti social network, hanno reso le identità dei minori visibili solo agli amici o produttori di hardware come la microsoft che annuncia che Come potreste aver già appreso, coloro che hanno meno di 18 anni non potranno accedere a Twitter, Facebook e Last.fm nella nostra versione di prova pubblica del servizio. Questo atteggiamento preso dalla microsoft ossia di avere i servizi negati di default a tutti gli utanti minorenni deriva dal fatto che secondo le loro ricerche i servizi di parental control da attivare spesso non vengono mai attivati per i più svariati motivi
Altri accorgimenti andrebbero presi dai genitori e non solo riguardo ai profili dei figli su facebook, ma anche riguardo i loro personali la stessa polizia postale come evidenzia questo articolo sconsilgia l'inserimento di foto dei figli minori su facebook per non fornire materiale potenzialmente pericoloso a malintenzionati.
Maggiore educazione andrebbe fatta anche proprio agli utenti minori stessi. Gia mostrare come con una semplice ricerca su google del tipo "facebook e minori", "internet e minori" ecc faccia appariade una miriace di siti web che trattano il problema , può servire a dindirizzare meglio gli utenti minorenni; cosi' come pussono farlo alcuni punti della carta dei diritti dei minori in rete di cui parlerò nello specifico in un altra sede
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