venerdì 11 settembre 2009

Social network e minori

Da indagini statistiche recenti è risultato, come da aspettative che parallelamente al diminuire dell'età con cui i minori cominciano ad accedere al web è diminuito anche l'età con qui questi accedono a strumenti come social network quali per esempio Facebook e Youtube o strumenti di istant messaging come MSN.


Il diminuire dell'età minima di accesso e una diffusione sempre maggiore dei pc in casa ha incrementato notevolmente il numero di minori che fanno uso di questi strumenti.

Per il 2009, è Facebook l’indiscusso protagonista: oltre il 50% dei ragazzi tra 12 e 14 anni è registrato sul popolare sito di social network e il 17% dichiara di stare per iscriversi.

Tengono il passo chat e messenger, usati da oltre il 75% dei ragazzi e circa l'80% dei ragazzi usa YouTube e il 41% ha un blog

Secondo i sondaggi e la Società italiana Pediatri (SIP), sono alti i comportamenti a rischio:

  • il 31% degli adolescenti dice di parlare di sesso sul web;
  • il 20,7% ha dato il proprio numero di telefono.

Questi dati fanno vedere come alla diffusione di questi strumenti non sia accompagnata da una consapevolezza di quanto questi conportamenti possano essere a rischio.

Fortunatamente alcuni provvedimenti sono stati presi dagli stessi fornitori di questi servizi come per esempio da Facebook e da altri importanti social network, hanno reso le identità dei minori visibili solo agli amici o produttori di hardware come la microsoft che annuncia che Come potreste aver già appreso, coloro che hanno meno di 18 anni non potranno accedere a Twitter, Facebook e Last.fm nella nostra versione di prova pubblica del servizio. Questo atteggiamento preso dalla microsoft ossia di avere i servizi negati di default a tutti gli utanti minorenni deriva dal fatto che secondo le loro ricerche i servizi di parental control da attivare spesso non vengono mai attivati per i più svariati motivi

Altri accorgimenti andrebbero presi dai genitori e non solo riguardo ai profili dei figli su facebook, ma anche riguardo i loro personali la stessa polizia postale come evidenzia questo articolo sconsilgia l'inserimento di foto dei figli minori su facebook per non fornire materiale potenzialmente pericoloso a malintenzionati.

Maggiore educazione andrebbe fatta anche proprio agli utenti minori stessi. Gia mostrare come con una semplice ricerca su google del tipo "facebook e minori", "internet e minori" ecc faccia appariade una miriace di siti web che trattano il problema , può servire a dindirizzare meglio gli utenti minorenni; cosi' come pussono farlo alcuni punti della carta dei diritti dei minori in rete di cui parlerò nello specifico in un altra sede

sabato 15 agosto 2009

Internet e Minori: navigazione sicura e la regione veneto




Navigando per caso alla ricerca di qualche spunto pe run nuovo post di questo blog ho scoperto questo progetto della Regione Veneto su cui ho reperito poche informazioni visto che anche il sito presenta solo una pagina di poche righe riguardo al progetto



Molto interessante però è l'opuscolo contenuto all'intenro del sito di cui riporto il link:


http://www.regione.veneto.it/NR/rdonlyres/B58BFB11-5F64-4F9C-BA3F-79002F6158D8/0/internet_minori_tipografia.pdf [527 KB Acrobat PDF]

Si tratta di un manualetto non recentissimo (la versione da me trovata risale al 2007) di una trentina di pagine, la cui idea di base però è ottima in quanto si pone come scopo di esser eun piccolo vademecum e primo approccio sia per genitori, educatori e per le famiglie in generale su un navigare nel web sicuro.




Consiglio la lettura di questo opuscoletto a tutti sia a quelli che non hanno mai avuto un approccio a questo tipo di problematica quotidiana sia a chi abbia già una infarinatura dell'argomento visto che il contenuto dell'opuscolo è molto vario e tratta sia di informaizoni generiche che di informazioni legislative dettagliate.


Interessante come l'opuscolo abbia una sezione dedicata ai link utili a chi rivolgersi in caso vengano riscontrati degli illeciti nella navigaizone web.


Sarei molto interessato di capire quanto uno strumento come questo opuscolo sia stato diffuso all'interno delle possibili strutture interessate come scuole ecc in quanto lo ritengo un ottimo punto di partenza.


Vedrò se possibile di reperire alcuni dati tecnici riguardo la distribuzione in altri mezzi oltre che l'online sullo stesso e se qualcuno avesse avuto a che fare con questo opuscolo in altre forme di distibuzione a sapere tramite che canali ne è venuto a conoscenza

martedì 11 agosto 2009

Controllare la navigazione senza che i figli lo sappiano

il titolo del post è una delle domande etiche che mi ha colpito di più.
Premesso che un controllo della navigazione web dei minori sia necessario sorge questa domanda.

E' giusto far eun controllo della navigazione web dei minori senza che questi siano al corrente della cosa?

Trasparenza quindi nel parlare coi figli che la loro navigazione su internet è tenuta sotto controllo ai fini di garantire una maggiore sicurezza e l'evitare che questi incorrano in pericoli o anche non solo in pericoli ma semplicemente incontenuti inadatti per loro oppure fare un attentocontrollo di ogni sito visitato dai minori, delle loro frequentazioni sui social network o programmi di messaggistica istantanea senza che questi lo facciano.
Entrambe le soluzioni hanno i loro pro e i loro contro analizzandole sotot i vari punti di vista, a partire da quello dell'etica, dall'efficacia e dall'efficenza delle diverse strategie.
Trasparenza:
Pro:
Onestà nei confronti del minore che sa che viene monitorato durante la navigazione.
Contro:
Possibilità che questo creda che il tutto venga fatto per mancanza di fiducia nello stesso
Sensazione che questo sistema sia usato con fini punitivi
Controllo nascosto:
Pro:
Navigazione più tranquilla nel web del minore che non si sente costantemente monitorato
Possibilità, almeno per le fascie di utenti più vicini alla maggiore età di scoprire eventuali siti con contenuti non adatti frequentati da questi
Contro:
Possibile perdità di credibilità qualora il minore scopra di essere stato controllato senza avviso
Questi sono sono solo alcuni esempi di pro e contro di questi due metodi, e se personalmente dovessi scegliere userei un metodo di controllo che sta in mezzo alle due soluzioni o meglio che le comprende entrambi.
Il minore specie man mano che è in grado di comprendere la necessità di un controllo andrebbe avvisato del fatto che la sua navigazione venga controllata, ma andrebbe spiegato anche che il tutto viene fatto non con scopi punitivi o repressivi ma per tutelare lui stesso.
non è necessario però entrare nei dettagli specifici di cosa e come gli strumenti utilizzati pe ril monitoraggio dell'attività web del minore sia spiegato, specie se si utilizzano strumenti la cui complessità tecnica non sarebbe comprensibile da questi.
In questo modo si può gestire, anche in base al singolo minore che is sta monitorando e al suo modo di reagire un approccio diverso al fine di garantire una giusta tutela di questo ma di non farlo sentire sotto controllo in ogni suo movimento.
Man mano che nelle risposte al post reperirò altri pro e contro delle due possibilità elencate sopra o altre soluzioni al problema aggiornerò il post

sabato 11 luglio 2009

Video vari


lunedì 11 maggio 2009

Sicurezza internet come denunciare gli illeciti

Una volta che si ha il sospetto di essersi imbattuti in un sito con dei contenuti illeciti o che il minore abbia avuto a che fare con persone sospette nasce la problematica di muover ei passi giusti per fare in modo che questi possibili "illeciti" vengano controllati da chi di dovere.

Nasce spontanea la domanda:

"quanti conoscono a chi rivolgersi con esattezza per fare queste segnalazioni?"

sondaggio

Le soluzioni possono essere diverse:

La prima di questa è segnalare il tutto alla polizia delle comunicazioni di cui riporto anche l'elenco degli uffici

Una soluzione alternativa è segnalare la cosa al Servizio Emergenza Infanzia 114 che si occupa di situazioni di disagio derivanti da immagini, messaggi e dialoghi diffusi attraverso Internet.

Entrambe queste soluzioni possono essere due strumenti molto validi per prevenire potenziali rischi pe ri giovani navigatori facendo in modo di far arrivare a degli organi competenti nonchè negli ultimi anni notevolmente potenziati le giust einformazioni per poter ottenere un internet più sicuro.
Di contor bisogna anche però stare attenti a nel non cadere nell'eccessiva paranoia e nel non gridare "al mostro" ogni qual volta che si incorra in dubbi anche minimi per non rischiare di sovraccaricare queste strutture e il rallentarne il lavoro.
Come al solito sicurezza e attenzione si alla navigazione dei minori ma anche attenzione a non esagerare con la prevenzione

lunedì 27 aprile 2009

Sondaggio: Controllare i siti visitati dai bambini

Quanto è importante tenere traccia dei siti visualizzati dai bambini?


Con che frequenza controllate i siti da loro visitati


Quanto ritenete importante un controllo dei siti visitati dai vostri figli e/o dai bambini di cui siete responsabili, ma sopratutto quanto effettivamente vengono controllati questi dati.

Con questi sondaggi vedremo di scoprire queste due informazioni

domenica 26 aprile 2009

Link Utili

Qui sotto elencherò una serie di link utili relativi alla navigazione web dei minori divisi per categoria.
N.B.:Per una descrizione dettagliata del link basta passare il mouse sopra il link.

http://www.ti6connesso.it/

http://www.ilwebperamico.it/

http://www.sicuramenteweb.it/

CyberNetiquette Comix

Non cadere nella rete

EU Kids Online

Segnalezione Illeciti

Polizia di Stato

Siti per per bambini

http://www.girotondo.com/

lunedì 20 aprile 2009

Approfondimento: La biblioteca di famiglia

I programmi o i filtri per la navigazione internet installati sul proprio computer di casa funzionano essenzialmente secondo due tipologie:

Quelli che concedono l'accesso solo a determinati siti e programmi.

Quelli che bloccano l'accesso ad un elenco di siti o programmi.

Il primo tipo di programmi viene spesso definito con il nome di biblioteca di casa o (walled garden) e il loro concetto è molto semplice. Permettono di navigare solo su un determinato elenco di siti, scelti secondo determinati criteri (in base al tipo di programma di solito si può scegliere tra vari elenchi di siti o crearne il proprio).

questo tipo di scelta può essere molto positivo a livello pedagogico in quanto permette di poter scegliere esattamente il tipo di risorse consultabili dal bambino evitando di lasciarlo in balia del flusso incontrollato di informazioni che è internet.

Il bisogno di un filtro per la navigazione internet è ormai una necessità, a tal punto che soluzioni del genere sono ormai integrate nei maggiori sistemi operativi.

  1. In Windows Vista è possibile impostare una modalità controllo genitori
  2. In Mac Os X ha un controllo censura integrato.

Video del filtro integrago in Windows vista



Mentre per altri sistemi operativi più vecchi sono disponibili dei filtri gratuiti:

  1. Windows XP: fa' l'abbonamento a Optenet, programma a basso costo per filtrare i contenuti e controllare la navigazione.
  2. Linux: usa Dans Guardian, gratuito per uso non commerciale. Richiede competenze tecniche per l'installazione e configurazione. È in inglese, abbastanza efficace, molto configurabile perché le parole "proibite" e i criteri di analisi sono tutti espliciti e modificabili. In Ubuntu Christian Edition (disponibile anche in italiano) è incorporata un'interfaccia grafica (in inglese) di configurazione di Dans Guardian particolarmente utile per i meno esperti: se non si vuole installare questa particolare distribuzione, esiste anche una interfaccia grafica estratta da Ubuntu Muslim Edition e installabile sull'ultima versione ufficiale di Ubuntu.

Gli stessi motori di ricerca più importanti hanno la possibilità di filtrare le ricerche:

  1. Google.it (si imposta dalle Preferenze)
  2. Yahoo.it (Filtro famiglia dopo aver cercato una immagine; si imposta nelle Preferenze)
  3. Alice.it (Protezione familiare nella sezione ricerca Immagini)
  4. MSN.it e Live.com (Ricerca sicura nelle Impostazioni) nell'edizione italiana, per ottima
  5. scelta editoriale, non può più essere rimosso il filtro, anche se lo si imposta a "disattivato"
  6. Libero.it (Filtro famiglia dopo aver cercato una immagine).

giovedì 16 aprile 2009

Controlli per i Primo approcci ad internet

Data la precoce età dei primi approcci ad internet di cui avevo parlato nel post precedente è opportuno parlare dei sistemi di controllo per una navigazione sicura.

Di seguito indicherò quali sono i principali sistema di sicurezza per il filtraggio delle informazioni provenienti da internet citandone alcune risorse senza indicare quale sia la soluzione migliore, approfondirò poi singolarmente ogni tipo di controllo.

Principalmente I sistemi di controllo per una navigazione web si possono dividere in:

  1. Programmi e filtri per la navigazione installati sul proprio computer;



  • Sistemi di accesso limitato al web forniti dal proprio fornitore di servizi web;

  • Browser dedicati alla navigazione per bambini;
    Esistono dei browser dedicati ai bambini che possono essere affiancati all'uso di browser tradizionali e che oltre a fornire un controllo dei siti visitabili dai bambini impostabile dei genitori ha il vantaggio di avere una interfaccia e comandi semplificati rispetto a quelli tradizionali.

  • Reti protette;
    Sono portali studiati appositamente per i bambini con lo scopo di offrire loro una navigazione protetta, che li tenga lontani da siti dal contenuto inadatto. Le ricerche possono essere effettuate attraverso un motore di ricerca che contiene al suo interno solo siti giudicati adatti ai bambini. Nella maggior parte dei casi, il servizio offerto è gratuito. Tramite il pagamento di una somma esigua è invece possibile accedere ad un servizio di "navigazione sorvegliata", in tempo reale. Nello stesso momento in cui il navigatore richiede la visione di un sito che non compare nella lista di quelli presenti nel server, un operatore in carne ed ossa ne valuta il contenuto, mettendo in attesa l’utente, dopodiché l’operatore stesso provvede ad approvarlo o a vietarlo.

  • Controllo diretto da parte dei genitori o tutori durante la navigazione web del bambino.
    Affiancare un bambino durante tutto il periodo della sua navigazione in internet è un ulteriore strumento per la sicurezza di questo in quanto permette in tempo reale di controllare la qualità dei siti e delle informazioni visitati da questo.
  • domenica 5 aprile 2009

    Approfondimento: Controllo e aggiornamento delle fonti e link

    Questo approfondimento è dedicato agli educatori e insegnanti responsabili di un sito web come potrebbe essere un sito scolastico.

    qualora un sito contenga dei link di riferimento a siti esterni sarebbe utile che venisse controllata regolarmente regolarmente il riferimento del link in quanto potrebbe succedere lo spiacevole incidente che il sito di arrivo per vari motivi (es. scadenza e mancato rinnovo del dominio, o cambio di questo, da parte del proprietario del sito) non coincida più con quello originariamente linkato.

    Per spiegare in maniera più pratica farò un esempio concreto capitatomi mente cercavo delle fonti per questo blog:

    Navigando sul sito http://www.galileo.it/ludonord/educazione_internet.html a circa metà della pagina si fa riferimento a:

    ...Il primo motore di ricerca Italiano dedicato ai bambini si chiama Girotondo http://www.girotondo.it/)...

    clicckando sul link però si viene portati ad una pagina che non centra nulla con il sito indicato. Con una piccola ricerca tramite google è stato possibile risalire allo spostamento del sito su un dominio dal nome molto simile http://www.girotondo.com/.

    In questo caso siamo stati fortunati visto che il link errato porta ad una pagina pubblicitaria simile ad un motore di ricerca, ma sicuramente non è il sito di cui si parla del link.

    consiglio è quindi di tenere sempre aggiornati i link del proprio sito scolastico e nel caso si noti una incongruenza in qualche link nei siti visitati dai minori segnalare la cosa al responsabile del sito

    Primi approcci ad internet, età e considerazioni

    Facendo una rapida ricerca sul web emerge un forte incremento dell'utilizzo di internet da parte dei bambini anche in fasce d'età molto giovani.
    Molti bambini utilizzanointernet già nei primi anni delle elementari a scuola, quindi verso i 6/7 anni e molti di questi vorranno/potranno farlo a casa.
    E' indubbiamente vero come internet possa essere una incredibile fonte di risorse o informazioni messe a disposizione sia dei bambini che degli adolescenti, ma è anche vero come l'accesso a internet possa esporre l'utenza (e non solo quella molto giovane) a numerosi potenziali rischi e pericoli.

    L'utilizzo di internet e internet stessa non va demonizzata in quanto come detto sopra può essere una fonte inesauribile di informazioni e proprio questo fa sorgere lanecessità che questo flusso di informazioni venga controllato per proteggere l'utenza stessa dalle possibili fonti di rischio.
    Uno degli strumenti più validi e indubbiamente sicuri è l’accompagnamento all’utilizzo di Internet da parte di un adulto (genitore, insegnante, educatore…). Tale controllo dovrà essere diverso, adattandosi non solo alle alle esigenze specifiche di ogni fascia d’età ma anche a quelle del singolo bambino.

    Il tema del precoce accesso al web e della tutela della sicurezza del bambino e dell'adolescente è un argomento la cui importanza è molto sentita e numerosi sono i siti di una certa importanza che forniscono informazioni sull'argomento.

    Per fare un semplice esempio la stessa Microsoft mette a disposizione un breve articolo in cui parla della tematica e cerca di offrire delle brevi linee guida di comportamento per i genitori per cercare di ottenere una maggiore sicurezza alla navigazione da perte dei piccoli utenti.

    sabato 4 aprile 2009

    Educare ad internet, cosa significa e perchè

    Credo che prima di inizare a sviluppare questo blog la prima cosa da fare sia rispondere alle due domande che danno origine al titolo di questo post e spiegare a chi è rivolto il blog.
    Per cercare di rendere più semplice e meno noiosa questa introduzione, questa verrà sviluppata come se fosse una semplice intervista.

    Domanda: Perchè ritiene sia necessario parlare di educazione ad internet?
    Risposta: Negli ultimi anni la diffusione di internet è cresciuta in maniera esponenziale cosi come il numero di contenuti e possibilità fornite da questa.
    Se tutto questo può avere avuto un lato positivo (facilità di reperire informazioni e notizie, aggiornamenti in tempo reale ecc)si sono sviluppate anche una serie di problematiche che hanno reso necessario una maggiore consapevolezza anche dei fattori negatgivi di internet e di come affrontarli, di cui spesso si sente parlare ma non sempre conosciuti a dovere.

    Domanda: A chi è rivolto questo blog?
    Risposta: il blog è rivolto ad un pubblico di diversa natura. Principalmente si rivolge a tutti coloro che siano responsabili di un minore (genitori, educatori, insegnanti, tutori ecc).
    Il blog dove possibile cercherà di rivolgersi anche ai minori stessi.

    Domanda: Come si propone di svolgere questo compito?
    Risposta: L'idea del blog è di fornire al responsabili dei minori sia tutte le informazioni necessarie a conoscere le problematiche di internet che possano riguardare l'utilizzo di questo da parte di un minore, le informazioni riguardo ai possibili strumenti per tutelare il minore dove possibile dai pericoli del web, che quelle atte ad educare il minore stesso.
    Dove possibile gli articoli del blog saranno rivolti anche ai minori stessi cercando di renderli consapevoli che come tutti gli strumenti la positività di internet dipende dall'uso dell'utente.
    All'interno del blog cercherò di trattare i vari argomenti suddividendoli per categorie ai fini di renderne più efficace e meno dispersiva la consultazione e il recupero delle informazioni necessarie.

    venerdì 3 aprile 2009

    Il mio primo post

    Benvenuti in questo blog.

    In questo blog cercherò di parlare di come educare ai primi approcci al web sia per i ragazzi sia per chi ha il compito di seguirli.

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